La chiave del cuore: dov’è?
Perché usarla? Che effetti pratici ha nella nostra vita?
Come si fa ad aprire il cuore?
Andiamo a rispondere a queste domande cercando di essere pratici e concreti.
La chiave del cuore: dov’è? Perché usarla?
Qualcuno potrebbe subito obiettare che il cuore non ha nessuna chiave, invece ce l’ha eccome: è quello che spiego nell’ultimo webinar gratuito (https://9talenti.it/prodotto/webinar-live-sullapertura-del-cuore/) e masterclass (https://9talenti.it/prodotto/masterclass-live-sullapertura-del-cuore/) del Metodo 9talenti che ha come obiettivo proprio l’apertura del cuore. Il cuore si chiude ovviamente non in senso biologico, ma in senso energetico a suon di delusioni e tormenti. Ma esiste una chiave e ognuno ha la propria: una password inscritta in noi, capace di sbloccare l’organo energetico che ci riconnette alla cellula divina e che ci permette di essere creatori del nostro destino.
Perché usarla? Che effetti pratici ha nella nostra vita?
Potrebbe sembrare ovvio rispondere che usarla serve appunto a tornare ad essere creatori del nostro destino. In effetti è così, ma c’è un concetto che è giusto spiegare ovvero il processo alchemico di trasformazione dal piombo all’oro. Che motivo ha l’universo di farci attraversare tutte le traversie che ci spingono a chiudere il cuore? Il motivo è proprio quello della trasformazione della materia grezza e densa in materia sottile e preziosa. Noi viviamo ciclicamente le stesse esperienze, ripetute all’ennesima potenza, perché abbiamo una mappa di crescita inscritta dentro di noi che segna le esperienze nella quale vogliamo migliorare.
Vi faccio un esempio semplice: se nel riconoscimento abbiamo segnato imparare a darsi valore anche se si ha un ruolo di servizio, la vita ci metterà costantemente alla prova proprio su questo tema.
Dove noi vorremmo che fossero gli altri a darci valore, la Vita invece ci metterà di fronte a persone che non RICONOSCERANNO il valore del nostro servizio e questo ci manderà in FRUSTRAZIONE, per cui smetteremo di credere in noi e ci convinceremo che effettivamente il nostro servizio non è poi così indispensabile. Tutto questo finchè non troviamo la prima chiave, ovvero un’indicazione che ci avvisa che forse una strada diversa esiste e che volendo potremmo provare a percorrerla. Il fatto di aver scelto ci renderà MERITEVOLI che si trasformi la nostra vita da una continua prova a “andrà tutto bene?”. Ovviamente no!
Sarete chiamati ad affinare sempre di più i vostri sensi e le vostre risposte fino al punto di TRASFORMAZIONE che vi porterà alla materia sublime, alla pienezza, all’illuminazione.
Come si fa? E quanto ci vuole?
E’ come se aveste deciso di diventare campioni olimpici: pensate di diventarlo solo perché siete portati in una certa disciplina? No di certo! Accade perché siete portati (è il vostro talento di nascita, nonché la vostra missione) ma anche perché vi siete allenati, magari sotto la guida di un buon coach. Quindi innanzitutto è bene capire per quali talenti siamo venuti a trasformare come missione (questo è il primo motivo che mi ha spinta a studiare il metodo 9talenti) e poi iniziare ad allenare le parti fragili, equilibrando quelle in eccesso. Un antichissimo sistema, il secondo, spiegato benissimo dal taoismo, che basa la sua conoscenza nell’equilibrio degli opposti. Capito questo, è fatta! A questo punto faccio un week end, vado a farmi fare un’attivazione di qualche dote extra e magicamente divento cosciente e emano luce da tutti i pori…
Anche qui devo smontare qualche strana credenza che si è innestata nel mondo New Age con l’apporto di internet, che apprezzo per molte cose, ma che dobbiamo imparare a gestire. Quanto ci vuole a raggiungere lo stato alchemico di trasformazione? Visto e considerato che è la missione della nostra vita, potrebbe volerci anche tutta la vita, non credete?
Quindi a questo punto, che senso ha seguire guide spirituali o percorsi?
Per agevolare e accelerare il processo. Noi abbiamo due possibilità di imparare: o attraverso il dolore, o attraverso l’amore.
Se scegliamo la prima strada potremmo impiegarci vite di dolore a raggiungere un primo stadio di coscienza animica.
Se seguiamo la seconda strada, ovvero quella dell’accettazione e dell’amore per noi stessi, ci dovremo comunque impegnare, spesso per anni, ma man mano che andremo avanti vivremo esperienze che riempiono la nostra esistenza di una bellezza che solo l’esperienza terrena ci offre.
E’ l’esperienza creativa che possiamo compiere solo qui e che funziona attraverso la fusione alchemica di materia grezza, minerali trasformativi (le esperienze) e anima insufflata dallo spirito. Quindi in soldoni, quanto ci vuole per stare bene? E perché seguire i percorsi se poi sono comunque messa alla prova?
Perché si risponderà alla prova in modo cosciente, abbassando tantissimo l’esperienza del dolore e alzando l’esperienza del godimento.
Quanto tempo ci impieghiamo per ottenere questo? Il tempo che la nostra anima decida di non controllare la vita, che dipende solo da noi. Perché farlo attraverso un percorso o una guida? Perché l’esperienza di chi ha già percorso la via prima di noi ci aiuta a trovare più velocemente la strada giusta da seguire.
Ci sono tanti percorsi e tante guide: io mi chiamo Alessandra Barbieri e ti propongo di seguire la mia esperienza e la via che ho trovato e che vorrei condividere con te. Non ho l’arroganza di dirti che è l’unica né tantomeno la migliore: ti propongo però di guardare questo video dove mi vedrai spiegare il metodo. Osservami parlare, osserva come dico le cose oltre a quello che dico. Se entro in risonanza con te allora è la migliore via per te e io sono la migliore guida per te in questo momento; se non accade, vuol dire che non è con me che devi procedere, magari non adesso e accadrà più avanti.
Ecco il link del video di presentazione del metodo 9talenti https://www.youtube.com/watch?v=ytjjxtj9Rjw
Se visto il video necessiti di ulteriori informazioni ti invito a visitare il sito www.9talenti.it o a scrivere a segreteria@9talenti.it
