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Una sacra donna non ha paura di soffrire per amore.

Una sacra donna non ha paura di soffrire per amore.

Quanta confusione c’è attorno a questo immenso tema del Sacro Femminile, quante credenze, quanta lontananza.
Io ci sono sbattuta contro anni fa, imbattendomici “per caso” durante un viaggio in Sudamerica e da allora mi si è insinuato dentro, facendo crollare molte strutture che mi obbligavano ad agire in un certo modo e a soffrire di conseguenza.
Sono veramente tante, tantissime le credenze che devono crollare per permettere veramente al Sacro Femminile di emergere. Oggi vorrei parlarvi di un aspetto in particolare: soffrire per amore.

Ma procediamo per gradi e rispondiamo prima a questa domanda: cos’è il sacro femminile?

Il Sacro Femminile è il nome con la quale si identifica il Sacro Potere della Donna ovvero l’intuizione, la connessione alla natura e al lato selvaggio della Vita, la capacità di cura anche e soprattutto silenziosa.
Questi tre aspetti sono spesso male interpretati con la visione della donna del patriarcato che la vuole sottomessa, mamma e silenziosa.
Le tre accezioni sovra citate invece significano:
1. Intuitiva: capace di percepire anche ciò che non è visibile.
2. La connessione alla natura selvaggia: l’aspetto dimensionale di vita e morte, che ha sì al suo interno anche la maternità, ma non solo e non come aspetto principale.
3. La capacità di cura silenziosa: la capacità di portare ad un cambiamento non attraverso l’uso della parola ma attraverso l’attrazione.
Soprattutto questo ultimo aspetto è quello che determina il fatto che la donna soffra per amore.

Ma andiamo ad analizzare: perché si soffre per amore?

Si soffre perchè c’è la patriarcale credenza che la donna abbia la responsabilità di rendere felice un uomo e la SUA discendenza, che la sua funzione sia quella di occuparsi di tutto l’aspetto emozionale (una volta l’uomo doveva portare a casa il cibo e la donna si occupava dell’educazione dei figli). Nelle nostre memorie è ancora presente questa convinzione, tanto che quando non otteniamo QUEL ruolo, quando non ci viene data l’opportunità di viverlo, ci prostriamo energeticamente all’altro. Altre donne si stanno invece ribellando energeticamente in altro modo: si costruiscono famiglie così dal punto di vista sociale sono a posto, ma dal punto di vista emotivo fuggono da marito e figli perchè sentono energeticamente questa pesantezza senza riuscire a portarne alla coscienza la matrice.

Quello che ho appena detto è l’aspetto più inconscio, quello che non riusciamo a riconoscere. Quello più vicino alla nostra coscienza è invece quello che si soffre perchè non si realizzano le nostre aspettative, perché non ci sentiamo amate abbastanza, scelte, apprezzate, rispettate e quant’altro: questi aspetti passano necessariamente attraverso una delega di potere.
Sì, perché quando CHIEDIAMO all’altro di amarci siamo già nel BISOGNO e da quel punto possiamo solo perdere, tanto o poco non importa, ma di sicuro cediamo all’altro una parte di noi della quale potrà liberamente disporre.
Quindi se l’altro non ci amerà o non ci sceglierà entreremo in uno stato di angoscia e dolore CHIEDENDOGLI di CAMBIARE. Ancora una volta stiamo delegando un potere, chiediamo all’altro di fare qualcosa per portare una soluzione, che a questo punto dipenderà da lui e solo da lui.
Quando poi se ne andrà o ce ne andremo per sfinimento ci ASPETTEREMO che TORNI e ancora una volta avremo delegato il potere a lui.
Il Sacro Potere Femminile è capace di essere presente in sé, è capace di stare costantemente in contatto con la sua fiamma divina che permette di osservare senza giudizio le situazioni, permettendoci di entrare nella VERITA’ del cuore e di fare scelte basate sull’amore e non sulle credenze.

E l’amore per l’altro, attenzione, passa innanzitutto attraverso quello per noi stessi. Se siamo veramente collegati ad esso non ci sono sensi di colpa, non ci sono delusioni ma soprattutto non c’è la PAURA DI SOFFRIRE ANCORA, perché se io ho incontrato il mio sacro femminile, l’altro non ha più il potere di ferirmi.

Come fare a raggiungere questa condizione? Il percorso è lungo ma il metodo 9talenti accelera moltissimo il primo importante processo: ovvero quello del passaggio al nostro bene.
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Vi aspetto
Alessandra Barbieri
www.9talenti.it

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